Inaugurata a Venezia Due Leoni per due Repubbliche la mostra di Elisabetta Rogai
Uno ha le ali e e mostra fiero le pagine aperte del Vangelo di San Marco; l’altro è seduto e poggia la zampa destra su uno scudo recante l’immagine di un giglio rosso in campo bianco. Il primo campeggia in Piazza San Marco a Venezia; l’altro domina l’Arengario di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria a Firenze.
È l’immagine simbolo di Due Leoni per due Repubbliche, la mostra della pittrice Elisabetta Rogai – ideata e curata da Olga Mugnaini e Federica Rotondo – che si è inaugurata oggi a Ca’ Sagredo, sul Canal Grande a Venezia.
Si tratta di una mostra tutta al femminile – un’Artista e due curatrici – che proseguendo fino all’11 agosto 2024, si svolge parallelamente alla 60a Biennale Internazionale d’arte presentando il nuovo progetto dell’Artista fiorentina dedicato a due straordinarie città, Venezia e Firenze, celebri nel mondo per il loro glorioso passato e per il loro fascino contemporaneo.
Proprio per queste caratteristiche, l’inaugurazione dell’esposizione è stata inserita nell’evento di Ars Pace – alla presenza del presidente Enrique Barón Crespo e della vicepresidente Monica Baldi – dal titolo “Firenze-Venezia: Pace nell’Arte”, che si conclude domani, dove il ruolo dell’Arte come strumento di Pace è stato il leitmotiv dell’avvincente viaggio iniziato a Firenze, per proseguire in Toscana fino ad arrivare nella Serenissima.
Due leoni, un concept
Oltre che da tesori inestimabili, le due storiche Repubbliche sono accomunate sia da una storica alleanza – per esempio la prima Granduchessa italiana di Casa Medici fu una veneziana, Bianca Cappello – sia da problemi attuali che derivano proprio dalla loro straordinaria bellezza, come il cosiddetto overtourism, tema al centro di costanti riflessioni sulla gestione dei flussi turistici nel nostro
Paese e direttamente collegato al rispetto dell’ambiente – argomento stesso della 60a Biennale di Venezia – , oltre che alla tutela del patrimonio culturale italiano.
Grazie a tutti questi elementi, la mostra Due Leoni per due Repubbliche risulta originale e senza alcun precedente.
Fiorentina e sempre attenta ai segnali di un mondo che cambia rapidamente, Elisabetta Rogai porta su questo orizzonte tutta la sua sensibilità artistica, scegliendo un simbolo antico, emblema e vessillo storico delle due gloriose Repubbliche: il Leone di San Marco per Venezia e il Marzocco per Firenze. Due animali fieri, eleganti e potenti, da secoli rappresentati dai più grandi artisti ed elevati, secondo tradizione, a protezione delle città.
Eppure, come mostra Rogai in questo nuovo ciclo di opere in larga parte inedite, anche gli stessi leoni sembrano mostrare i segni di un assalto di visitatori non più sostenibile. Un tema, quello della sostenibilità, che da artista contemporanea affronta per condividere il senso di responsabilità nei confronti di quel Patrimonio dell’Umanità che abbiamo tutti il dovere di tutelare e di tramandare alle future generazioni.
Venezia e Firenze sono infatti due siti protetti dall’Unesco fra i più importanti al mondo e non a caso la mostra Due Leoni per due Repubbliche, per questi contenuti culturali ha in corso di approvazione la richiesta di patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze e dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale-Unesco.
Non solo: durante l’esposizione di Elisabetta Rogai a Ca’ Sagredo, come ogni anno, su iniziativa del WWF, il 10 agosto si celebra la “Giornata Mondiale del leone“, animale anch’esso a rischio estinzione, un destino che pare ricordare quello delle due città, Venezia e Firenze, di cui è il simbolo.