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IL PALIO DI SIENA DI ELISABETTA ROGAI

L’artista fiorentina dipinge anche con il vino del territorio senese il Drappellone del Palio dell’Assunta

 Dipingere, creare, essere artisti, davanti ad una tela bianca le mani si muovono ma è il cervello che crea, e il cuore che comanda…..e poi dipingere anche con il vino…….”La pittura è una poesia muta.” come asseriva Leonardo da Vinci, eper Elisabetta Rogai, la pittura, oltre ad essere poesia,  è un progetto che nasce da una riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea nel rispondere a problemi globali e sociali quali la sicurezza alimentare ed energetica, la dispersione e la tutela dell’ambiente. 

Il «bere insieme», come cita la Rogai, nell’antica Grecia implicava l’idea di un’uguaglianza che era uno dei valori che caratterizzava la pratica: si beveva “tra uguali”, per cui un compito a cui l’artista adempie non solo attraverso parole che stimolano ad una maggiore consapevolezza, ma anche con un’azione concreta in favore dello sviluppo sostenibile. Ed è quello che l’artista effettua ogni giorno, con tocco gentile ma fermo, da sempre, e maggiormente oggi, compatibile alla linea guida di Expo, oggi che anche il Comune di Siena l’ha fortemente voluta per dipingere anche con il vino del territorio senese il Drappellone del Palio dell’Assunta, il 16 agosto.

 ……..E oggi, 10 agosto, finalmente viene svelato il Drappellone, dipinto anche con il vino del territorio senese, davanti al Sindaco, alla Giunta Comunale, alla stampa e ai media: i simboli delle 10 contrade, Siena sullo sfondo e soprattutto l’immagine di Maria, Assunta in cielo, tenera e protettiva, ma soprattutto immagine emblematica di donna, una immagine dove si indovina la sensibilità tipica dei grandi affreschi di ispirazione religiosa e un’identità femminile forte e orgogliosa che evoca il concetto atavico di Madre Terra oltre ai contenuti allegorici che richiamano uno dei tratti più tipici e universalmente riconosciuti dell’identità territoriale senese, la produzione agroalimentare e del secolare legame tra la città e le sue campagne, e il riconoscimento del ruolo delle donne nell’alimentazione mondiale.